Renata Gili

Se la prevenzione non costa fatica

“Ma perché non vai dal medico, e che ci vado a fare, non voglio mica smettere di bere e di fumare” cantava Sergio Caputo negli anni Ottanta. Ed è proprio qui il punto. Sappiamo bene che, quando si parla di malattie, la prima cosa da fare è cercare in tutti i modi di prevenirle e sappiamo pure quello che dovremmo fare per arrivare all’obiettivo. Per esempio, praticare sport regolarmente. Oppure limitare l’alcol, seguire una dieta equilibrata o smettere di fumare. In altre parole: migliorare i nostri stili di vita. Ma, non neghiamocelo, cambiare il proprio comportamento richiede una buona dose di impegno e di forza di volontà, e non sempre siamo disposti a farlo. Quando si parla di prevenzione, però, non è tutto faticoso. Accanto agli stili di vita, infatti, ci sono misure preventive per certi versi davvero semplici da adottare, e sarebbe sciocco non approfittarne. Pensiamo al virus del papilloma umano (HPV), che può causare in uomini e donne pericolosi tumori. Con un semplice vaccino si possono prevenire gravi malattie. Un altro esempio: il virus dell’epatite B (HBV). Anche questo può causare una pericolosa forma di cancro e anche in questo caso esiste un vaccino efficace, peraltro obbligatorio per tutti i neonati. Sarete d’accordo con me nell’affermare che recarsi al centro vaccinale non rientri nell’ambito delle fatiche estreme. Questi due virus, però, non sono gli unici a causare il cancro. Anche quello dell’epatite C (HCV) aumenta il rischio di tumore del fegato e lo fa in maniera subdola: spesso viene contratto in forma asintomatica e permane nell’organismo per tutta la vita senza che la persona infetta se ne accorga. Il rischio è che, anche dopo dieci o vent’anni, insorgano pericolose complicanze, cancro compreso. In questo caso la situazione è diversa perché un vaccino non esiste. Però, a differenza di un tempo, oggi sono disponibili farmaci antivirali che permettono alle persone infette di guarire completamente. Ma dal momento che spesso l’infezione è asintomatica, come faccio a capire se sono infetto? Ancora più semplice di un vaccino: basta un esame del sangue. A Torino, inoltre, è attualmente attiva una campagna di screening gratuita per chi è nato fra il 1969 e il 1989: al centro vaccinale del Lingotto ogni sabato e domenica, fino alla fine di dicembre, ci si può sottoporre all’esame (in questo caso con un semplice test pungidito), previa prenotazione. Insomma, massimo beneficio con il minimo sforzo: non perdete l’occasione.

[Articolo pubblicato sulle pagine di Repubblica Torino mercoledì 18 settembre 2024]