Esiste un vaccino contro la solitudine? Purtroppo no anche se ce ne sarebbe un grande bisogno. Nel mondo in cui viviamo più di una persona su quattro si sente sola, e questo è vero non solo per gli anziani – come forse si tenderebbe a immaginare – ma anche per i più giovani. Non stiamo parlando della solitudine che talvolta cerchiamo, quella consapevole, transitoria, che ci aiuta a meditare o a risolvere i nostri problemi interiori. Stiamo parlando, piuttosto, di un problema più profondo, cronico, dettato spesso dalla mancanza di connessioni sociali significative, e che sfocia in un disagio soggettivo. Un vero problema dei nostri tempi, di cui ci siamo particolarmente resi conto durante i lockdown del Covid ma che in realtà ha radici più indietro negli anni. E perché parlarne? Perché spesso, sbagliando, non pensiamo alla solitudine e all’isolamento sociale come a rischi per la nostra salute. Lo sono, invece, al pari di obesità, eccessivo consumo di alcol e fumo di tabacco. Alcuni degli effetti della solitudine sulla salute sono abbastanza ovvi: pensiamo alla depressione. Ma altri, meno intuitivi, potrebbero sorprenderci: la solitudine, infatti, pesa anche sulla salute fisica, non soltanto su quella mentale. Aumenta il rischio di malattie del cuore, di demenza, di diabete. Più in generale, aumenta il rischio di mortalità. Come mai? Le domande aperte sono ancora molte. In alcuni casi potrebbe essere proprio l’isolamento sociale a contribuire al peggioramento delle condizioni di salute. L’impossibilità di muoversi per una persona anziana che le impedisce, se sola, di andare dal medico in caso di bisogno ne è un esempio. Pensate che in Italia sono oltre due milioni le persone con più di 65 anni che in una settimana non incontrano o telefonano a nessuno e non partecipano ad alcuna attività con altre persone. Ma ci sono fattori anche più complessi e difficili da valutare che potrebbero comportare rischi aggiuntivi per alcuni individui. La solitudine, per esempio, può determinare un aumento di alcuni ormoni i cui livelli normalmente si alzano con lo stress, causando così uno stato cronico di infiammazione nell’organismo. Insomma, non stiamo parlando di un problema di facile risoluzione, e certamente richiederebbe forti scelte politiche, sia sanitarie che sociali. Ma è altrettanto importante che ognuno di noi sia consapevole dell’importanza di coltivare buone relazioni con le persone che ci stanno intorno: uno stile di vita sano si basa anche su questo.
[Articolo pubblicato sulle pagine di Repubblica Torino martedì 9 aprile 2024]
Fonti
https://www.nature.com/articles/d41586-024-00900-4
https://www.nature.com/articles/s41572-022-00355-9
https://www.nature.com/articles/s44220-024-00221-5
https://www.nature.com/articles/s44220-024-00204-6
https://www.quotidianosanita.it/studi-e-analisi/articolo.php?articolo_id=117001