Renata Gili

Fuliggine e cancro, cosa ci hanno insegnato gli spazzacamini

Per secoli, in Inghilterra, il legname rappresentò la principale fonte di energia combustibile. Nel tempo, però, divenne costoso e si rese necessaria un’alternativa: a partire dal 1700, con la spinta dell’industrializzazione, fece la sua comparsa il carbone, più economico e conveniente. Il suo consumo superò in breve tempo quello del legno, con evidenti conseguenze ambientali e sociali. Le città inglesi, infatti, si riempirono ben presto di ciminiere e camini e aumentò l’inquinamento. Inoltre, divenne fondamentale il lavoro degli spazzacamini. I camini, però, non erano sempre dritti e regolari. Più spesso, al contrario, ci si trovava di fronte a strutture strette e tortuose che ne rendevano difficile la pulizia. Come fare? Semplice: venivano reclutati i bambini che, piccoli e snelli, potevano facilmente intrufolarsi all’interno delle canne fumarie. Come potete immaginare, le loro condizioni erano pessime e in molti morivano durante il lavoro, intrappolati o soffocati. Per non parlare, poi, dell’igiene personale, a quel tempo scarsissima soprattutto per i più poveri; un vero problema, se si considera che il mestiere dello spazzacamino non aiutava certo a mantenersi puliti. Pensate che per non avere intralci di alcun tipo spesso i bimbi lavorano addirittura nudi, esponendo ripetutamente la pelle alla fuliggine. Nessuno, però, pensava neanche lontanamente che questa potesse essere dannosa, finché nel 1775 un medico inglese, Percival Pott, notò che gli adulti di Londra sviluppavano spesso un particolare tipo di tumore sulla pelle dei testicoli. Ma non solo: Pott capì che le persone con questa malattia avevano una cosa in comune: erano stati spazzacamini in giovane età. Questo problema veniva spesso scambiato con una malattia a trasmissione sessuale e i medici, sicuri della diagnosi, somministravano sali di mercurio, terapia tipica dell’epoca per la sifilide. Fu Pott a ipotizzare che questa strana verruca era, in realtà, un cancro, e che questo fosse causato dall’irritazione cronica della pelle da parte della fuliggine. In questi giorni in Piemonte, in Val Vigezzo, si è svolto il Raduno Internazionale dello Spazzacamino. E io, leggendone il racconto sui giornali, non ho potuto non ripensare ai piccoli spazzacamini inglesi e a Percival Pott. Fu lui, infatti, il primo a capire che un fattore ambientale (come la fuliggine) può causare il cancro, aiutandoci a comprendere i meccanismi alla base di questa malattia e a curarla in maniera sempre più efficace.

[Articolo pubblicato sulle pagine di Repubblica Torino martedì 3 settembre 2024]

Fonti

https://www.thelancet.com/journals/lanonc/article/PIIS1470-2045(19)30106-8/abstract

https://www.sciencedirect.com/science/article/abs/pii/S0738081X21002601