Ogni vaccino ha la sua età di riferimento. Ci sono eccezioni e casi particolari, certo. Ma se vi parlo di vaccino contro il morbillo voi pensate ai bambini piccoli come tendete a pensare ai più anziani se vi parlo di vaccino antinfluenzale. Quale età vi viene in mente, invece, se vi parlo di vaccino contro il papilloma virus umano (HPV)? Sono certa, l’adolescenza. Ed è corretto: è un vaccino raccomandato per i ragazzi e le ragazze intorno ai dodici anni, prima dell’inizio dell’attività sessuale, principale responsabile della trasmissione di HPV. A quest’età, insomma, è minima la probabilità di essere già venuti in contatto con il virus e il vaccino ottiene la sua massima efficacia. Sorge, però, una domanda: cosa fare se quel vaccino non è stato fatto? In altre parole, ci si può vaccinare contro HPV anche da adulti? La risposta è sì e vi spiego perché. La prima cosa da sapere è che, sebbene le infezioni da HPV siano più frequenti nei giovani prima dei venticinque anni, il rischio di contrarre questo virus rimane rilevante per tutta la vita sessualmente attiva. La vaccinazione, quindi, può essere utile anche in età adulta. In secondo luogo, occorre sapere che il vaccino è efficace anche in caso di precedente contagio. L’immunità che deriva dall’infezione non è permanente e ci si può reinfettare: il vaccino abbassa questo rischio. Terza cosa, di HPV ne esistono molti tipi diversi. La maggior parte di questi causa solo qualche verruca o altre malattie banali ma ce ne sono alcuni capaci di causare il cancro del collo dell’utero o, con minore frequenza, altri tipi di tumore. In caso di positività a un tipo di HPV non è escluso, quindi, che ci si possa infettare con gli altri: il vaccino oggi in uso protegge da nove tipi di HPV, ovvero dal 90% dei ceppi virali più pericolosi. Infine, la vaccinazione è utile anche nelle donne alle quali fosse già stata diagnosticata, magari grazie a un test di screening come il pap-test, una lesione del collo dell’utero che avrebbe potuto evolvere in cancro. Grazie al vaccino si abbassa il rischio di recidiva di questa pericolosa malattia. La vaccinazione, insomma, sebbene sia più efficace a dodici anni, si può fare anche in età adulta. Ricordatevi, però, che non sostituisce i test di screening per la diagnosi precoce del cancro del collo dell’utero: come abbiamo detto, pur funzionando molto bene, ha un’efficacia massima solo se eseguita da molto giovani e, in ogni caso, non protegge da tutti i tipi di HPV.
[Articolo pubblicato sulle pagine di Repubblica Torino martedì 6 febbraio 2024]
Fonti
https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0264410X23009908