Alla fine di gennaio sono stati segnalati circa dieci casi di morbillo in Texas. I casi sono diventati circa cinquanta a metà febbraio, fino ad arrivare a un centinaio di contagiati negli ultimi giorni. Una vera e propria epidemia che ha colpito una regione del Texas caratterizzata da basse coperture vaccinali: solo l’80% dei bambini della scuola materna sono vaccinati. Poco, considerando che la percentuale necessaria a bloccare la circolazione del virus nella popolazione (per raggiungere la cosiddetta immunità di gregge) è del 95%. Purtroppo l’epidemia si sta diffondendo – ha già oltrepassato il confine con il New Mexico – ed è possibile che i casi aumenteranno. A oggi, la maggior parte dei malati sono bambini piccoli non vaccinati. Ma perché preoccuparci per una situazione così lontana da noi? Perché il morbillo è una malattia molto contagiosa e negli ultimi anni si sta verificando un aumento dei casi in tutto il mondo. L’Europa non è un’eccezione e non lo è nemmeno l’Italia, secondo paese europeo per numero di contagiati: nel 2024 sono stati ben 1.045. Osservando i dati possiamo fare alcune considerazioni. La prima: i contagiati, nel 90% dei casi, non erano vaccinati. Inoltre, fra i non vaccinati c’erano anche 58 operatori sanitari, che non solo dovrebbero comprendere più degli altri il valore della vaccinazione, ma dovrebbero proteggersi per proteggere, indirettamente, i loro pazienti. Poi, la fascia di età più colpita dal virus del morbillo è quella compresa fra 0 e 4 anni. Si tratta, quindi, di bambini piccoli, dunque fragili. Ma non solo: ben 50 casi si sono verificati in bambini sotto l’anno di età, che neanche volendo avrebbero potuto essere vaccinati (la prima dose di vaccino si fa nel secondo anno di vita). L’unico modo per proteggerli, insomma, è vaccinare tutti gli altri. Infine, il morbillo non è una malattia banale. Nella metà dei casi del 2024 è stato necessario un ricovero ospedaliero. Una delle complicanze più frequenti è stata la polmonite e si è verificato anche un caso di encefalite (una grave infezione del cervello) in un giovane adulto non vaccinato. L’aumento del morbillo in Italia e l’epidemia in Texas sono campanelli d’allarme che ci mostrano i danni della disinformazione sui vaccini, responsabile di paure infondate su inesistenti effetti collaterali di questi farmaci. Bisogna correre ai ripari: non è accettabile che dei bambini finiscano in ospedale e rischino la vita per una malattia che potremmo facilmente prevenire.
[Articolo pubblicato sulle pagine di Repubblica Torino martedì 25 febbraio 2025]
Fonti
https://www.epicentro.iss.it/morbillo/bollettino/RM_News_2024_80.pdf