Durante l’estate si viaggia, aumentano le gite all’aria aperta e sono frequenti le vacanze all’estero. Non c’è dubbio, il contatto con la natura è bello, come anche visitare luoghi per noi “esotici” e diversi dal solito, ma non dobbiamo dimenticarci dei possibili rischi per la salute che, proprio perché differenti da ciò a cui siamo abituati, possono essere sottovalutati. Uno di questi è la possibilità di essere morsi o graffiati da animali. Gli animali, infatti, possono essere portatori di virus, batteri o parassiti e trasmetterci malattie talvolta gravi. Particolarmente temibili sono i morsi di mammiferi che si incontrano durante certi viaggi come pipistrelli, scimmie, roditori ma anche cani e gatti. La loro saliva può essere contaminata e anche un semplice graffio o un morso poco profondo potrebbero rivelarsi pericolosi. In alcuni casi le infezioni sono curabili ma ci sono anche malattie per le quali una cura non esiste come la rabbia che, se non adeguatamente prevenuta, ha un decorso mortale. Quest’ultima, grazie a profilassi e vaccinazione degli animali, in Italia attualmente non è presente. È però presente in molti altri paesi europei ed extra-europei. Che fare, quindi? Smettiamo di viaggiare o di organizzare gite in mezzo alla natura per timore di essere morsicati? No, però ci sono piccole attenzioni utili ad aumentare la nostra sicurezza. In primis, prenotare con qualche mese di anticipo, se si sta pianificando un viaggio, una visita presso il centro di medicina dei viaggi della propria ASL: molte malattie possono, infatti, essere prevenute grazie ai vaccini (a partire dal richiamo della vaccinazione antitetanica). In secondo luogo, nel caso si venga morsi, è importante lavare il prima possibile la ferita con acqua e sapone e recarsi tempestivamente in ospedale per valutare l’eventuale necessità di farmaci specifici. Infine, la cosa più importante, in Italia come all’estero. Bisogna evitare il contatto con gli animali selvatici (e, dove la rabbia è presente, anche con quelli domestici), evitare di toccarli, di dargli da mangiare o di avvicinarsi per una foto. Sembra superfluo da dire ma purtroppo, vi assicuro, non lo è. Sono diverse centinaia all’anno, solo a Torino, le persone morsicate sulle quali bisogna valutare la necessità di somministrare specifici farmaci per prevenire eventuali pericolose conseguenze. Sarebbe bello vivere in un cartone Disney ma la realtà è diversa: se vogliamo bene agli animali, lasciamoli stare.
[Articolo pubblicato sulle pagine di Repubblica Torino martedì 13 agosto 2024]
Fonti
https://www.who.int/news-room/fact-sheets/detail/animal-bites
https://www.issalute.it/index.php/la-salute-dalla-a-alla-z-menu/r/rabbia