Il fumo di tabacco fa male, ormai lo sanno anche i muri. È la causa della maggior parte dei tumori al polmone (che, in un mondo senza sigarette, diventerebbero addirittura rari), e non solo. Aumenta il rischio di sviluppare anche altre forme di cancro, gravi malattie del cuore, ictus e innumerevoli problemi respiratori, per elencare solo alcuni dei danni provocati da questa abitudine. Insomma, le sigarette non portano a nulla di buono e sono talmente tanti i dati che lo dimostrano che non ci rimane più nemmeno un dubbio: il fumo di tabacco è la principale causa al mondo di malattie e morti che potrebbero essere evitate. Ma se alla domanda “perché fumare fa male?” ognuno di noi sa rispondere in maniera più o meno approfondita, che dire invece della domanda opposta? In altre parole: perché smettere di fumare fa bene? I motivi sono tanti. Di alcuni ci si può rendere conto subito: è dall’istante in cui si spegne l’ultima sigaretta che il corpo inizia a ripulirsi delle oltre settemila sostanze tossiche che vengono inalate a ogni boccata di fumo. Nel giro di pochi giorni, infatti, si ha una sensazione di maggiore benessere, ritornano il gusto e l’olfatto – che spesso non ci si era nemmeno resi conto di avere perso! –, l’energia aumenta e si riesce a respirare meglio. Sul lungo termine, poi, i vantaggi sono molteplici: dopo un solo anno il rischio di avere un infarto si dimezza, e questo rischio diventa uguale a quello di chi non ha mai fumato dopo circa quindici anni. Per non parlare dei benefici estetici: denti più bianchi, pelle più bella e luminosa. Ma, soprattutto, concentriamoci su una delle malattie che più ci terrorizzano: il cancro. Dopo circa dieci-quindici anni dall’ultima sigaretta (quella vera, non quella di Zeno e Italo Svevo, mi raccomando) il rischio di sviluppare un tumore addirittura si dimezza rispetto a chi continua a fumare. E quando è meglio smettere? La risposta è semplice: ora. Cercate di smettere subito, o comunque il prima possibile, e se non ci riuscite da soli chiedete aiuto al vostro medico di fiducia, che può indirizzarvi verso un centro antifumo. In generale, smettere prima dei cinquant’anni è meglio e i benefici sulla salute sono più accentuati. Ma non pensiate che dopo i cinquanta sia inutile o troppo tardi: i vantaggi sul nostro benessere si ottengono sempre, qualunque sia l’età dell’ultima sigaretta. Che cosa state aspettando, dunque?
[Articolo pubblicato sulle pagine di Repubblica Torino martedì 2 aprile 2024]
Fonti
https://jamanetwork.com/journals/jamanetworkopen/fullarticle/2814567