L’attività fisica, ormai lo sappiamo, fa bene alla salute. Non solo aiuta a mantenersi in forma, ma il regolare esercizio riduce la probabilità di sviluppare diverse malattie croniche come il diabete o alcuni tumori, abbassa il rischio di demenza, diminuisce l’ansia e migliora la qualità del sonno, per elencare solo alcuni fra i molteplici benefici. Dal momento, però, che – inutile nascondercelo – per alcuni muoversi è un piacere ma per altri è qualcosa di molto vicino a una tortura, la domanda fondamentale è: qual è la quantità di attività fisica necessaria per ottenere questi vantaggi? La risposta, almeno all’apparenza, è semplice: un adulto dovrebbe svolgere, nel corso della settimana, almeno 150 minuti di attività moderata, come una camminata a passo sostenuto, o anche solo 75 se l’intensità dell’esercizio è maggiore. Ciò significa, detto in altri termini, che dovremmo dedicare al movimento almeno mezz’ora ogni giorno per cinque volte alla settimana o almeno venticinque minuti per tre volte se alziamo l’asticella della fatica. Ma chi ha il tempo di camminare mezz’ora ogni giorno?, potrebbe ribattere un lavoratore che dal lunedì al venerdì è impegnato in ufficio. O che dire a chi, nella routine quotidiana, si muove spesso magari spostandosi a piedi o in bici, senza mai raggiungere consecutivamente la famosa mezz’ora e nel tempo libero non ha ulteriori minuti per lo sport? Come prima cosa occorre considerare che i vantaggi sulla salute sono concreti anche per chi pratica attività fisica in sole una-due sessioni più lunghe, magari durante il week end. Ciò che veramente importa, infatti, è la quantità totale di esercizio praticato durante la settimana. In secondo luogo, è bene sapere che il tempo dedicato all’esercizio può essere suddiviso: poco importa se viene svolto in una sessione di almeno mezz’ora o se viene distribuito nell’arco della giornata in sessioni più brevi. Che sia andando al lavoro a piedi, salendo le scale invece di prendere l’ascensore o portando a casa le borse della spesa, qualunque movimento conta: i 150 minuti settimanali possono essere accumulati come più è comodo per la propria vita di ogni giorno. Infine è bene tenere presente che, se proprio i 150 minuti sono un obiettivo irraggiungibile, non è detto che si debba rimanere a zero: fare anche solo un po’ di attività fisica è meglio di niente, con risvolti concreti sulla salute. Si può iniziare con piccoli sforzi: l’unico rischio è che poi se ne voglia fare qualcuno in più.
[Articolo pubblicato sulle pagine di Repubblica Torino martedì 12 marzo 2024]
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